GIOCHI PER LA FORMAZIONE DEL GRUPPO

Molti giochi che ora illustrerò sono pensati per far avvertite al bambino la necessità del lavoro di gruppo,soprattutto attraverso giochi di "fiducia e sintonia",attraverso la percezione del "bisogno dell'altro",far nascere la consapevolezza che il lavoro collettivo nell'ANIMAZIONE TEATRALE E' IMPORTANTE.

GIOCHI SULLA CREATIVITA'
LO SCOIATTOLO

L' animatore chiede a tutti i bambini di raggomitolarsi e restare immobili.Devono rappresentare degli scoiattolini chiusi dai quali usciranno esseri svariati e meravigliosi.
Al comando: "dagli scoiattoli escono farfalle...." i bambini svolazzeranno per tutto lo spazio a disposizione, al nuovo ordine dell'animatore " Tutti nello scoiattolo!". Subito parte una nuova consegna del tipo "Dagli scoiattolini escono...dei conigli" e i bambini mimano il movimento.Il gioco si ripete cambiando continuamente l'essere che esce dallo scoiattolino.
L'obbiettivo del gioco e far osservare ai bambini con quanta fantasia e varietà hanno rappresentato le farfalle o i conigli. Ognuno ha un modo personale e originale di interpretare gli animali o qualsiasi altro personaggio.

LA SEDIA CHE DIVENTA UN......
Due bambini escono dalla sala e si accordano che la sedia che si trova in mezzo alla stanza non è più una sedia,ma è diventata una mucca,un cavallo,una scrivania con un computer, un pianoforte....Lo comunicano all'animatore,rientrano nella sala e,per far indovinare al gruppo cosa hanno pensato,cominciano a trattare la sedia come l'oggetto che hanno pensato.Il gioco termina quando un compagno ha indovinato in che cosa è stata trasformata la sedia e si rincomincia da capo.
GIOCHI SULLA CONCENTRAZIONE
Il detective

L'animatore prende degli oggetti a caso li pone su un tavolo:chiede ad un bambino di osservarli con attenzione e di allontanarsi dalla sala.Mentre il "DETECTIVE" è fuori, l'animatore sostituisce un oggetto di quelli messi sul tavolo con un'altro.Il bambino viene richiamato in sala e deve dire quale oggetto è stato sostituito.
I camaleonti
Tre bambini devono osservare i propri compagni per un minuto.Poi escono dalla sala, e mentre sono fuori,tre bambini indicati dall'animatore si cambiano l'indumenti.Devono essere cambiamenti vistosi. I bambini fuori dalla sala vengono richiamati in sala e devono riconoscere i cambiamenti avvenuti.

Tutti i camaleonti che sono stati riconosciuti escono dall'aula e il gioco ricomincia.

Osservare è diverso da vedere.Per mantenere le informazioni in memoria è necessario guardare con attenzione e attuare delle strategie di memorizzazione.

GIOCHI DI FIDUCIA E SINTONIA
Lo specchio
A coppie,i bambini si dispongono uno di fronte all'altro,immaginano di avere in mezzo una parete a specchio.Uno di loro è la persona, l'altro l'immagine dello specchio.Chi guida il gioco compie quindi dei movimenti che l'altro deve ripetere in sincronia.Ogni volta che l'animatore dice "cambio", i ruoli vengono invertiti.

LO SPECCHIO è un gioco di sintonia di coppia che richiede notevole concentrazione.Il bambino,per poter ripetere il movimento,deve osservare il compagno, ma anche chi guida deve essere attento per permettere al partner di seguirlo. L'attenzione richiesta è quindi reciproca.


GUIDARE I CIECHI

Il gruppo viene diviso in due parti: il gruppo dei "ciechi" viene bendato,mentre i vedenti dovranno guidarli e farli muovere per tutto lo spazio a loro disposizione.Una volta formate le coppie sarà un leggero tocco di mania permettere ai non vedenti di girare per la sala senza urtare pareti o altri compagni in movimento.

Al termine del gioco è necessario aiutare il bambino a verbalizzare quanto è successo per capire le dinamiche che si sono instaurate nel lavoro con i compagni.Sarà necessario fare domande come: " quale compagno ti ha dato maggior sicurezza? E'vero che ci fidiamo degli altri o è difficile dare fiducia?ecc...


Questi giochi esercizi per la formazione del gruppo rappresentano solo una minima parte,fatene tesoro è sono la giusta base per lavorare con i bambini.
IL TEATRO: UN GIOCO PER FARE ESPERIENZA DELLA VITA


I bambini normalmente fanno teatro anche quando non sanno che significhi questo termine:imitano la mamma nei suoi lavori di casa,rappresentano le persone che conoscono(dottore, il vigile...)così come li vedono,si immedesimano nei personaggi che incontrano attraverso i libri o la televisione.

La tipica frase "giochiamo che io ero la guardia e tu il ladro" indca la simulazione,il passaggio in un mondo di fantasia.


Attraverso i giochi teatrali i bambini imparano a conoscere il mondo,ad immedesimarsi in altre persone e ad affrontare la realtà.


Che cosa diversifica il gioco di immedesimazione dallo spettacolo tetrale?


Il gioco spontaneo si svolge in assenza di spettatori,mentre il teatro,per sua definizione,richiede la presenza di un pubblico.


Fra due forme si situa il "gioco drammatico": attività che avviene in assenza di pubblico e con una buona dose di improvvisazione,guidata da un'animatore il quale, resta fuori dal gioco ed ha la funzione di osservare i bambini.

Nell'esperienza dell animazione ci sono due fasi: il momento creativo dell'improvvisazione e il momento tecnico dell'esercizio.
Lavorando con bambini enon con attori è neccesario iniziare con l'aspetto più ludico e spontaneo.Sarà attraverso i giochi di drammatizzazione che i bambini riscontreranno alcune difficoltà nell'usare il proprio corpo e comprenderanno l'utilità di educarlo attraverso un lavoro di laboratorio teatrale.



Non si deve pensare al lavoro di animazione come a un insieme di tecniche e di esrcizi già oraganizzati che permrttono un unico itinerario,ma come un'insieme di stimoli che verngono forniti a un gruppo e che si organizza in base alla risposta che viene data di volta in volta dai partecipanti.
Un' itinerario di animazione teatrale può venir suddiviso in quattro fasi:
Formazione del gruppo: il primo passo da compiere è quello di costituire un vero gruppo,cn relazioni positive fra i membrie capace di alvorare in sintonia.E' utile usare sei giochi preliminari con il fine di di liberarsi da inibizioni,controllare il corpo aiutatre i più timidi ad esprimersi e i più vivaci a collaborare e controllarsi.Sarà possibile così per tutti rilassarsie lasciar emergere la creatività presente in ogni persona.


L' espressione: i bambini devono prendere coscienza che ciascuno ha la capacità di inventare qualcosa di originale e potenzialità che nemmeno sospettava di possedere.Il metodo più usato è quello dell' improvvisazione : non si fà il personaggio,ma si è quel determinato personaggio



La presa di coscienza: il metodo dell'animazione richiede che prima si viva un'esperienza e solo dopo si rifletta su di essa.E' questo il metodo più naturale attraverso il quale il bambino apprende: egli fà esperienza attraverso quello che ha vissuto,comprende se stesso e il mondo circostante.

La comunicazione: questa ultima fase completa l'itinerario,mettendo in condizione di comunicare agli altri la ricchezza di quanto si sta sperimentando all'interno del laboratorio tatrale.La capacità di comunicare non si raggiunge automaticamente a fine lavoro, ma è elemento da privileggiare in tutte le fasi precedenti del lavoro.durante il percorso di animazione teatrale in alcuni momenti deve soffermarsi e riflettere se il lavoro espressivo è anche comunicativo.



QUANDO STAI BENE IL TEMPO VOLA TROPPO IN FRETTA

E' DIFFICILE A VOLTE SPIEGARE CON LE PAROLE QUANTO SIANO INTESI DEI MOMENTI DELLA VITA...ABBIAMO PASSATO UN FINE SETTIMANA IN UN POSTO FAVOLOSO, PARADISIACO...DOVE REGNAVA LA PACE E LA TRANQUILLITA',PROPRIO QUELLO CHE CERCAVAMO...ERAVAMO A CASA NOSTRA....

INTORNO A NOI LA NATURA,IL CINGUETTIO DEGLI UCCELLINI, IL VENTO LEGGERO,E LA SERA I GRILLI CHE CON I LORO CORI RALLEGRAVANO LA SERATA...MOMENTI SERENI,MOMENTI IN CUI VORRESTI FERMARE IL TEMPO.

LE VOLTE CHE SIAMO USCITI DAL NOSTRO NIDO...SI ANDAVA IN GIRO SENZA META...FRA LE STRADA TRANQUILLE CHE CARATTERIZZANO LA SABINA...L'IMPORTANTE ERA STARE INSIEME....NELLE COSE PIU' SEMPLICI TROVI LE COSE PIU' SIGNIFICATIVE.

E DAVVERO TANTO,TANTO TEMPO CHE NN SENTIVO DENTRO ME QUESTA SERENITA', CREDEVO DI AVERLA PERSA,CHE SOPRATTUTTO NON ESISTESSE,PER VARI EPISODI CHE LA VITA TI PORTA A VIVERE.
E ORA NEL VIDEO AMMIRATE DOVE SI TROVA LA PACE....!!!!!!

UNO DEI TANTI VIDEO....

E i video seri nn li mettiamo?????NO TROPPO SERI PER ESSERE PUBBLICATI...



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GIOCANDO CON LE FIABE....

ALLA RICERCA DEL SOLE
Questa favola e' anche un gioco che ho fatto in una domenica mattina di pioggia in cui non si poteva mettere il naso fuori di casa.
Occorrono solo un foglio bianco molto grosso (o quattro fogli bianchi attaccati insieme con lo scotch), dei pennarelli, carta stagnola, alcuni fogli di carta colorata per collage e colla tipo coccoina. Mentre si racconta (e si inventa) la storia, i bambini la possono disegnare e costruire passo passo, seguendo il loro estro e la loro fantasia.

Tutto inizia una domenica mattina quando due bambine, svegliandosi, guardano fuori dalla finestra della loro cameretta e vedono che sta piovendo.

"Non si puo' uscire."-dice la sorellina maggiore. "Ma il papa' ci aveva promesso che andavamo in bicicletta."-protesta la sorellina piu' piccola. "Niente paura"-interviene il papa'.-"Dobbiamo chiamare la Fata Fragolina, che ci aiutera' a ritrovare il sole." . "E come si fa a chiamarla ?"-chiedono in coro le due bimbe.

"Dovete chiudere gli occhi e pensare forte forte a lei"-dice il papa'. Le bambine chiudono gli occhi e pensano intensamente; dopo qualche attimo li riaprono e la Fata Fragolina e' li', davanti a loro, con la sua bacchetta magica.

"Venite con me, bambine,"-dice-"andiamo a cercare il sole".


Con la sua bacchetta magica la Fata fa un cenno, e ai suoi piedi compare un arcobaleno;lei e le bambine ci salgono sopra e al fondo, al posto della pentola piena d'oro, trovano un galletto piuttosto arrabbiato che non le vuole fare passare.
"Perche' sei cosi' arrabbiato ?"-gli chiede la sorellina piccola "Perche' ho perso tutte le penne della coda"-le risponde lui piuttosto seccato. "Te le rifacciamo noi"-dicono le due sorelline in coro.


E in men che non si dica, con l'aiuto della Fata Fragolina e di un po' di carta colorata, gli costruiscono delle belle penne nuove tutte colorate.
Il gallo tutto contento le fa passare e cosi' arrivano ad un antico castello. La porta e' chiusa, e le sorelline bussano; viene ad aprire il guardiano del castello che chiede loro: "Che cosa volete ?". "Stiamo cercando il sole;"-dicono loro-"puoi aiutarci a trovarlo ?". "Perche' dovrei farlo ?"-risponde lui-"Cosa mi potete dare in cambio se vi faccio entrare ?" ."Ma noi non abbiamo niente!"-protestano le bambine-"Aiutaci tu, Fata Fragolina."
La fata allora, con la sua bacchetta magica, fa comparire una boccia con dentro un bel pesce argentato.


Il guardiano del castello, contentissimo, apre la porta e fa entrare le bambine. "Guardate dove vi pare"-dice loro-"Adesso io devo occuparmi di questo bellissimo pesciolino" .Le bambine entrano nel castello e iniziano a rovistare di qua e di la, ma non trovano niente che sembri possa servire: vecchie armature, spade, elmi e alabarde. Finalmente dentro un vecchio cassetto trovano un piccolo specchio.
"Provate a guardarci dentro"-dice la Fata Fragolina-"e vedrete quello che desiderate vedere; e' uno specchio magico!". Le bambine guardano nello specchio e vedono il mare; e quando si girano intorno a loro c'e' la spiaggia e il sole.

La Fata Fragolina le saluta:"E chiamatemi ancora quando avrete bisogno".




ORA GIOCHIAMO:
Il gioco consiste naturalmente innanzitutto nel disegnare e colorare la storia ed i personaggi, e poi nel costruire alcune cose: la coda del galletto puo' essere fatta con striscioline di carta colorata attaccate con la colla o con lo scotch, la porticina del castello puo' essere fatta con un rettangolino di carta colorata attaccata con lo scotch in modo che possa aprirsi e rivelare il guardiano al suo interno, il pesciolino nella boccia con pezzetini di carta stagnola a simulare le squame e lo specchio magico sempre con la carta stagnola. E comunque non ci sono limiti alla fantasia ed alla possibilita' di reinventarsi la storia.
Buon divertimento !
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BOLLE DI SAPONE....SPECIALI


Questa ricetta per fare delle bolle di sapone speciali, cioè molto resistenti, arriva direttamente dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, dove organizzano dei laboratori didattici aperti ai bambini con i loro genitori, divisi per fascia d'età: si può così imparare a muovere dei robot, o a scrivere con la penna d'oca seguendo le orme di Leonardo da Vinci, o ancora a manipolare la carta con la tecnica degli origami, o a fare bolle di sapone speciali, anche quadrate!



La ricetta è la seguente:

Mescolare 3 parti di acqua calda e 1 parte di sapone liquido non concentrato.


Aggiungere 1 cucchiaio di zucchero.


Lasciare riposare una notte.


Conservare in un contenitore chiuso.


E.....BUON DIVERTIMENTO......
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GIOCHI IN PISCINA

IL BUCATO

I due concorrenti si trovano su uno dei lati lunghi della piscina di fronte ad una lunga corda da bucato (hanno a disposizione alcune mollette da bucato).

Dalla parte opposta della piscina c'è una cesta contenente dei foglietti colorati (un colore per concorrente) con una lettera dell'alfabeto scritta su ciascun foglietto.

Al via i concorrenti si lanciano in piscina, raggiungono il lato opposto , salgono sul bordo e cercano nella cesta un foglietto che abbia il colore che gli è stato assegnato e che porti scritta una lettera che serva per formare una parola (stabilità all'inizio della gara e uguale per entrambi). Una volta trovata la lettera si tuffano nuovamente raggiungono il punto di partenza ed appendono, con l'aiuto di una molletta, il foglietto. Poi tutto daccapo per trovare un'altra lettera e un'altra ancora fin tanto ché la parola è completa.

Attenzione! E' proibito, pena la squalifica, ostacolarsi nella ricerca dei foglietti ed è altrettanto proibito rovinare, occultare o gettare a terra i foglietti di competenza dell'avversario.

VARIANTE: il gioco si può svolgere a staffetta.

MATERIALE: una cesta e molti foglietti colorati o lettere in plastica, mollette da bucato, corda per stendere il bucato, quattro paletti.


PESCA IN ALTO MARE

E' necessario sospendere una corda sulla parte centrale della piscina (per esempio mediante una carrucola su un filo teso).

A questa corda sono appesi alcuni pesci di cartone. In piscina c'è un canotto legato ad una lunga corda robusta. Tutto l'occorrente è pronto. Non resta che formare delle squadre di tre persone. Un uomo ed una donna staranno sul canotto mentre l'altro uomo starà sul bordo della piscina tenendo in mano la corda.

Al via l'uomo nel canotto remerà con le sole mani sino ad arrivare nel centro della piscina, allora la donna si alzerà in piedi e prenderà UN SOLO PESCE.

Ora il compagno a terra tirerà la corda sino a riportare il canotto al bordo della piscina dove potrà essere lasciato il pesce.

Il tutto ricomincia daccapo e nel tempo massimo di 3 minuti dovranno essere raccolti il maggior numero di pesci.


MATERIALE: pesci di cartone lunghi cm 20, spago, un canotto, una robusta corda, due paletti.


IL SALVATAGGIO

E' un gioco a coppie.

Un concorrente si trova sul bordo corto della piscina con un piccolo canotto accanto a sé, mentre il suo compagno si trova su di una piattaforma galleggiante dall'altro lato della piscina.

Al via l'animatore il concorrente mette il canotto in acqua, vi sale sopra e, remando con le mani, deve raggiungere il suo compagno, caricarlo a bordo, fare un giro attorno alla piattaforma e ritornare al punto di partenza. Al ritorno possono "remare" ambedue i concorrenti. In caso di ribaltamento o di caduta in acqua è possibile risalire a bordo e continuare la gara. Vince chi impiega minor tempo.

MATERIALE: una piattaforma galleggiante, un piccolo canotto o materassino.






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PRIMA DI NASCERE MAMMA,DOV'ERO?



Dai mamma adesso non m'imbrogliare


lo sai di cosa volevo parlare!


Prima di nascere stavo benone,


sicuro e comodo nel tuo pancione,


dentro al pancione ero sicuro


non avevo paura anche se era scuro.


Nuotavo nell'acqua senza rumore


ascoltavo il dolce tun tun del cuore.


Il dito per un momento mi ciucciavo


poi se ero stanco mi addormentavo.


Che gran giorno,che emozione,


sono uscito dal pancione!


Proprio adesso sono nato


la mia mamma mi ha abbracciato


mi ha tentuto stretto stretto


al calduccio sul suo petto.


Non so'ancora come sia :


SO' CHE E' LA MAMMA MIA!!!!!
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NUOVO: "GIOCO EURISTICO"




Il gioco euristico fu ideato e diffuso dalla pedagogista inglese
Elinor Goldschmied e viene proposto ai bambini della fascia
d’età compresa tra il primo e il secondo anno di vita.
Tra i principali obiettivi di tale gioco troviamo:
- incoraggiare l’uso della creatività;
- stimolare la sensibilità al tatto tramite l’uso di oggetti di
materiale diverso;
- abbozzare un primo processo logico attraverso la
suddivisione per categorie e l’utilizzo del materiale offerto
in più varianti.

COME SI SVOLGE:
L’educatrice in assenza dei bambini, prepara tanti centri di
interesse quanti sono i bambini (max 5) in vari punti di un
tappeto di moquette. Nella predisposizione di tali centri,
sceglie del materiale che può essere abbinato in modo
diverso, dando spazio alla fantasia e alla logica del bambino
(es. catenelle-barattoli-rotoli-anelli).
Al loro ingresso i bambini si accomoderanno ciascuno presso
un centro di interesse e, con il materiale a disposizione,
potranno sperimentare ogni variante desiderata. Un esempio
può essere fatto analizzando l’utilizzo che i bambini
frequentemente propongono quaAlcuni bimbi amano usare la catenella come se
fosse una collana, altri amano farla scorrere in bocca tra i
ndo vengono presentate loro
le catenelle. denti, altri farsela scivolare addosso o tra le mani o infilarla e
travasarla tra un contenitore e l’altro.
Durante l’attività l’adulto interverrà raramente e solo per
rassicurare e ricreare il centro di interesse. Dovrà tutelare
l’attività di ogni piccolo intervenendo discretamente e
riaccompagnando al suo posto chi “irrompe”
nell’organizzazione di chi sta lavorando tranquillamente.
Utilizzerà raramente espressioni verbali e cercherà di
supplire il suo movimento attraverso sguardi, sorrisi, ecc.


MATERIALE
· è sistemato in sacchi di stoffa di uguale colore
predisponendo un sacco per ogni tipo di oggetto;
· di gran quantità, per permettere ai bambini di avere a
disposizione oggetti a sufficienza eliminando, in
questo modo, il conflitto che si potrebbe creare per
una contesa;
· di recupero, materiale che si può raccogliere
facilmente in casa;
· stimolante, affinché attraverso il tatto i piccoli
possano vivere più sensazioni (es. freddo con la latta e
le catenelle di ferro, morbido con i pon pon di lana,
duro come i barattoli di latta, rumoroso come gli
anelli di ottone, silenzioso, ecc.);
· multifunzionale, nel senso che il materiale utilizzato
durante il gioco il bambino potrebbe tranquillamente
ritrovarlo a casa essendo di recupero (es. le mollette
di legno, i bigodini della mamma, ecc.).

Una seduta di gioco euristico può arrivare a 30 minuti. Un
terzo del tempo è importante destinarlo alla raccolta ed al
riordino del materiale.
Il tempo utilizzato per mettere in
ordine gli oggetti ha la stessa importanza del tempo trascorso
per il gioco e può considerarsi estensione del gioco stesso.
Con pazienza e tempo disponibile anche i più piccoli presto
capiranno ciò che viene loro richiesto e saranno in grado di
collaborare al riordino.
Con frasi brevi verrà chiesto al
bambino il tipo di materiale da riportare all’interno del sacco
(tenuto in mano dall’educatrice) e questa risponderà con un
“grazie”, ci sono poche occasioni per l’adulto di poter
ringraziare un bambino di quindici mesi, questa lo è.
Durante il riordino se un bambino porta un oggetto diverso
da quello richiesto, l’adulto lo ringrazia, non glielo lascia
mettere nel sacco ma lo prende in mano e lo appoggia su una
sedia appositamente preparata accanto a sé.

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