Vicenza. Fucilata al parco giochi Momenti di panico e di grande apprensione per quanti erano al campetto

VICENZA - Momenti di panico e di grande apprensione per quanti erano al campetto ieri mattina verso mezzogiorno. C'erano dei volontari del comitato che stavano sistemando il tetto, nonni con i nipotini e una mamma con i suoi bambini, in tutto una decina di persone, quando, pochi minuti a mezzogiorno, prima hanno avvertito una fucilata e poi sono stati investiti dai pallini.

Il campetto di Granella si trova a Tezze sul Brenta, al termine di via Loss, in una zona tranquilla, almeno di giorno. Ma ieri mattina, il fatto che ha scosso l'intero quartiere; a raccontarlo è una delle nonne che era lì con il nipotino Riccardo, di appena 17 mesi.

«Era quasi mezzogiorno - spiega Silvana Andriolo, 61 anni, ancora sconcertata - ero vicina alla giostrina dello scivolo, avevo già messo Riccardo sul passeggino per tornare a casa, quando da Sud-Est sono arrivati prima il botto e poi i pallini; alcuni me li sono sentiti fischiare alle orecchie. Ho chiamato subito mio figlio Stefano che era impegnato in una riunione in comune, è venuto subito accompagnato dal sindaco».

«La prima cosa che ho fatto - afferma Stefano Andriolo, consigliere comunale e referente per la Protezione civile - è stata chiamare i carabinieri e la Polizia locale. Oltre ai vigili, sono arrivate due pattuglie di carabinieri. Le forze dell'ordine hanno fatto un sopralluogo, sono stati ascoltati i presenti e alla fine hanno risolto che il colpo partito proveniva sicuramente da un fucile da caccia, magari di qualcuno che voleva provare l'efficienza dell'arma. Un gesto inaudito, dico io, da incosciente. Bastava che un pallino colpisse a un occhio uno dei quattro bambini che stavano giocando e allora sarebbe stato un dramma».

«Io vado al campetto - aggiunge Silvana - tre, quattro volte alla settimana, è un posto tranquillo, fuori dal traffico, non ci sono pericoli, il nipotino si diverte con le giostre, ma ora ho paura. Qualche volta si vedono delle persone strane, ma ormai ci dobbiamo abituare perché anche qui da noi c'è di tutto. Non avevo mai sentito passare vicino alle orecchie i pallini, sono cose che si vedono e si sentono solo nei film, ma vi confermo che fa veramente impressione». «Qualsiasi persona abbia sparato - conclude il figlio Stefano - è un incosciente; la caccia è chiusa e poi se proprio voglio provare il fucile sparo per terra! Comunque è una cosa che non deve mai capitare».
0 Responses

Posta un commento