111 candeline per Anita Tiburni Un'età raggiunta con piccoli segreti: biscotti, caramelle al miele e perfino il non essersi mai sposata.


SIENA - Spegne ben 111 candeline una delle persone più longeve dello Stivale. Anita Tiburni, nata il 6 maggio 1900 a Poggibonsi (Siena), città dove ha sempre vissuto e dove ora abita in una residenza assistita per anziani. Un'età raggiunta con piccoli segreti: biscotti, caramelle al miele e perfino il non essersi mai sposata. È Anita stessa, autosufficiente, anche se si esprime con una certa difficoltà, a spiegare i segreti della sua longevità alle persone che l'assistono nella residenza 'Dina Gandinì. «Ogni giorno mangio tanti biscotti Plasmon, qualche caramellina di miele ed un gelato nel pomeriggio», dice Anita al personale infermieristico. «Ma sicuramente la cosa più importante è che non ho mai preso marito!», chiosa poi con ironia toscana. Anita Tiburni, infatti, non ha figli, non si è mai sposata e prima di entrare nella struttura ha abitato con la sorella maggiore, Beatrice, vissuta sino a 92 anni. Dopo la morte della sorella, rimase a vivere in una piccola casa nel centro di Poggibonsi. Ma l'assenza del riscaldamento e la sopravvenuta solitudine la indussero a scegliere, di lì a poco tempo, la residenza per anziani. Qui, nella sua stanza, tra fotografie, coppe e medaglie (omaggi degli ultimi anni), troneggia il suo diploma di scuola elementare, di cui va molto orgogliosa. In gioventù Anita Tiburni aveva lavorato come tabaccaia e poi in un sugherificio; poco prima della Seconda Guerra Mondiale aveva aperto con la sorella un negozio di merceria che, purtroppo, fu distrutto dai bombardamenti; cambiò lavoro e si mise a fare l'impagliatrice di fiaschi. Domani nella casa di riposo le sarà dedicata una grande festa, con musica, animazione e rinfresco, aperta agli ospiti, ai loro familiari, alle autorità ed alle associazioni di volontariato che prestano la loro opera anche a servizio della struttura.

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