BIMBA NATA 'MAGGIORENNE'


ROMA - Sono passati quasi vent'anni da quando la quarantunenne Orit Koter-Cohen ha congelato una una provetta con degli embrioni dopo un trattamento di fecondazione artificiale che non era andato a buon fine.
Ora la donna
è madre di due adolescenti, a cui si è andata ad aggiungere Schirel, un miracolo della scienza, visto che è nata dopo che la madre ha provato a farsi impiantare le cellule fecondate 18 anni più tardi. Dunque la terzogenita della casa sarebbe paradossalmente la più anziana tra le sue figlie: il suo gamete è stato infatti fecondato in laboratorio nel 1993. All’epoca la donna riusciva ad avere figli ed aveva provato un trattamento di fecondazione artificiale. La cura era fallita e Orit, israeliana, ha deciso di tenere comunque una provetta nel congelatore. Fortunatamente negli anni successivi la donna è riuscita a portare a termine due gravidanze e, quando ha deciso di allargare ancora di più la famiglia, ha provato la via della fecondazione artificiale, ritirando fuori dal congelatore l’antica provetta con gli embrioni del 1993 dopo che nove precedenti tentativi erano falliti. L’impianto è riuscito perfettamente, così Orit ora può cullare la sua terza figlia, concepita diciotto anni fa.

Il professor Elasar Schalev dell’università di Technion di Haifa ha spiegato che la nascita di Schirel può definirsi inusuale ma non incredibile. “Gli embrioni si conservano perfettamente alle temperature di un congelatore, e uno studio americano ha confermato recentemente che le cellule fecondate anziane non mostrano nessun tipo di inferiorità rispetto a quelle giovani".
Già lo scorso anno, infatti, una donna statunitense ha messo al mondo un bambino cconcepito in provetta molti anni prima.
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