ARTE MARZIALI PERFETTE PER I BAMBINI


Sono passati quasi quarant'anni da quando i film di Bruce Lee hanno portato in Italia la passione per le arti marziali (foto Shutterstock), una passione in continua crescita. Secondo le ultime stime, sono oltre 600mila i praticanti in Italia, numero che fa di queste discipline orientali legate al combattimento il nono sport in ordine di diffusione nel Paese. Tra i bambini, solo calcio e nuoto hanno maggiore successo.
Judo e karate sono i più scelti soprattutto dagli under 11, ma altre discipline si stanno facendo largo, per esempio il taekwondo, sulla scia dei successi olimpici di Pechino (Mauro Sarmiento ha vinto la medaglia d'argento), e il ju-jitsu, già in voga negli Stati Uniti da dieci anni.
«Le arti marziali sono perfette per i bambini e i ragazzi», dice Claudio Robazza, psicologo dello sport e docente presso la facoltà di scienze motorie dell'Università di Chieti. «Perché in giovane età gli effetti positivi sul corpo e sulla mente sono amplificati, ma anche perché sono sport che vanno incontro alla naturale fisicità dei piccoli: i loro istinti, i loro movimenti vengono incanalati secondo regole precise e non tarpati come invece avviene in tante altre attività fisiche».
I benefici sono per la muscolatura e per la psiche. «Judo o karate sviluppano il corpo in maniera armonica, anche quello delle femminucce», spiega Andrea Lino, medico federale della Fijlkam, Federazione italiana judo, lotta, karate, arti marziali. «I muscoli saranno più forti, elastici e scattanti; la schiena e le articolazioni si rinforzano e diventano più flessibili. E tutto senza particolari rischi di traumi , perché l'obiettivo delle arti marziali apprese in palestra non è colpire l'avversario, ma affinare le tecniche di lotta».
Aggiunge Robazza: «Gli sport di combattimento potenziano disciplina, coraggio e autocontrollo. Hanno il vantaggio di richiedere il rigore nell'esecuzione e una grande attenzione per evitare di fare male a se stessi e agli altri. Inoltre, dovendo reagire alla mosse dell'avversario/compagno si sviluppa la capacità di pensare rapidamente in condizioni di rischio, mantenendo il sangue freddo».
La frequenza ideale per bambini a partire dai sei anni e ragazzi (ma anche per un adulto) è di tre volte la settimana a giorni alterni.
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