ROMA - Una banda di giovanissimi e insospettabili studenti ha inanellato almeno una decina di rapine.


ROMA 21 febbraio 2011 Una banda di giovanissimi e insospettabili studenti ha inanellato almeno una decina di rapine. Due di loro, venerdì sera sono stati fermati dai carabinieri dopo avere depredato (per l’esattezza una rapina e una tentata) dei minorenni a bordo di mini-car ai Parioli. Una zona di caccia, il quartiere della “Roma bene”, dove la baby-gang sapeva di trovare quindicenni e sedicenni non solo a bordo di piccole utilitarie ma anche con i soldi in contanti, la paghetta di mamma e papà.

Questa volta i criminali in erba sono finiti in manette: 17 e 18 anni sono anche loro studenti come le loro “prede”, e abitano con le famiglie in zona Vescovio. I genitori quando hanno visto i carabinieri a casa che facevano le perquisizioni di rito (è stata trovata parecchia refurtiva) dopo l’arresto, si sono sentiti male. Mai avrebbero pensato che i figli sarebbero stati capaci di una cosa del genere. Gli altri due complici, minorenni, sono stati identificati e denunciati a piede libero, non essendo stati colti in flagranza di reato, dai carabinieri della compagnia Parioli.

L’epilogo delle imprese di questa banda in erba si ha venerdì sera quando gli uomini dell’Arma, conoscendo il fenomeno delle rapine a minori su mini-car, disseminano il quartiere di pattuglie. Ecco che verso le 10 di sera la banda (in quattro su due motorini) colpisce un minorenne sulla sua “macchinetta” fermo ad un semaforo di via di Villa Sacchetti. L’adolescente non può far nulla contro i quattro che brandiscono un coltello e lo tirano di peso fuori dalla macchina: rapinato del cellulare e di 100 euro. Intanto, arriva al 112 la segnalazione della rapina e i carabinieri stringono il cerchio nella zona e pochi minuti dopo la banda ripete il colpo nei confronti di un quindicenne sulla sua mini-car in via Tommaso Salvini, poco distante da piazza delle Muse. In questo caso alcuni passanti riescono a mettere in fuga i quattro criminali e forniscono anche le loro descrizioni ai carabinieri.

Poco dopo il diciassettenne e il diciottenne, che fanno parte della banda, sono bloccati dai militari in via Stoppani. I due vengono riconosciuti dalle vittime e in tasca hanno ancora il cellulare rapinato al minore di via di Villa Sacchetti. Vengono portati in caserma e i genitori sono avvertiti dell’arresto dei figli. Scene di panico dei genitori che all’inizio non vogliono credere al racconto dei carabinieri e cioè che i figli si sono trasformati in rapinatori. Ma si devono ricredere. Nelle loro abitazioni a Vescovio i carabinieri sequestrano cellulari, monili d’oro, i caschi e alcune dosi di marijuana. Il diciottenne è trasferito nel carcere di Regina Coeli mentre il minorenne nel centro d’accoglienza di via Virginia Agnelli.
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