22 ottobre, anniversario di inizio del pontificato, è la data in cui ogni anno si celebrerà il nuovo beato Giovanni Paolo II


CITTÀ DEL VATICANO - l 22 ottobre, anniversario di inizio del pontificato, è la data in cui ogni anno si celebrerà il nuovo beato Giovanni Paolo II. Lo dispone il decreto emanato dalla Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti in vista della beatificazione in programma il prossimo Primo maggio: il testo sancisce che il culto liturgico del nuovo beato sarà iscritto per ora nei calendari della diocesi di Roma e in quelle della Polonia.

Per il «culto universale» di Wojtyla, pur richiesto dal Vicariato fin dall’inizio della causa di beatificazione, bisognerà attendere la proclamazione della santità. «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!», disse il neo-eletto Giovanni Paolo II in quella celebre omelia del 22 ottobre 1978, nella messa di inaugurazione del pontificato.

Parole che sono rimaste come una sorta di manifesto dei suoi oltre 27 anni come successore di Pietro e che ora faranno da sfondo anche alla memoria liturgica del nuovo beato. «Si dispone che nel Calendario proprio della diocesi di Roma e delle diocesi della Polonia la celebrazione del beato Giovanni Paolo II, Papa, sia iscritta il 22 ottobre e celebrata ogni anno come memoria», si legge nel decreto del dicastero per il Culto divino, a firma del cardinale prefetto Antonio Canizares Llovera e del segretario mons Joseph Augustin Di Noia.

Il testo, anticipato dall’Osservatore Romano nell’edizione di domani, stabilisce inoltre che nell’arco dell’anno successivo alla beatificazione, ossia fino al 1/o maggio 2012, sarà possibile celebrare messe di ringraziamento, i cui luoghi e date saranno stabiliti dai singoli vescovi per le rispettive diocesi o dai superiore generali per le famiglie religiose.

Altre disposizioni riguardano poi l’iscrizione del nuovo beato nei calendari di altre Chiese locali (è facoltativa e occorre farne richiesta alla Congregazione) e la scelta del suo nome per la dedicazione di una chiesa, aspetto quest’ultimo che «prevede l’indulto della Sede apostolica, eccetto quando la sua celebrazione sia già iscritta nel calendario particolare». Allegati al decreto anche i testi liturgici, che comprendono passi tratti proprio dall’omelia pronunciata da Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1978, durante la messa celebrata in Piazza San Pietro per il solenne inizio del suo ministero petrino.
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