Minacciata di morte e di essere sepolta in giardino, promessa in sposa a un connazionale sulla base di un accordo tra genitori

VERONA 09 febbraio Minacciata di morte e di essere sepolta in giardino, promessa in sposa a un connazionale sulla base di un accordo tra genitori, niente pallavolo perché non necessaria alla sua formazione: sono le angherie subite in famiglia da una ragazza marocchina, ora maggiorenne, che hanno portato alla condanna della madre a un anno e otto mesi con la sospensione condizionale della pena.

Una storia ripercorsa in aula solo dai legali, assenti sia la ragazza, ora in una struttura protetta, che la madre, accusata di maltrattamenti. Una vicenda - come riporta l'Arena - cominciata nel 2009 e conclusasi un anno fa quando è scattata la denuncia, che ha posto fine a una storia di difficile integrazione della famiglia marocchina.

La giovane aveva raccontato di essere stata minacciata e picchiata, anche con una cintura, perché di fatto, secondo i familiari, aveva comportamenti non conformi alle sue origini marocchine e al suo credo religioso; anche solo un gelato con gli amici era considerato una trasgressione da punire.
Un bambino di Verona, tra i sopravvissuti alla tragedia della Concordia,aveva perso l'orsacchiotto di peluche nel naufragio:i sub lo recuperano

GROSSETO - Una storia decisamente originale, oltre che profondamente romantica, è stata raccontata oggi dal Corriere
Fiorentino e da L'Arena. Un bambino di Verona, tra i sopravvissuti alla tragedia della Costa Concordia, aveva perso il suo orsacchiotto di peluche nel naufragio: un orsacchiotto per lui così importante, da quando ha perso la madre, che senza non riusciva più ad addormentarsi.
Quel peluche, dopo la morte della mamma, era diventato il suo compagno più fedele: ma dopo il naufragio e l'approdo all'isola del Giglio, quando il bimbo viene salvato dai soccorsi insieme al padre, l'orsacchiotto non si trova più, rimasto a bordo della nave. Passati i primi giorni, ospiti di una famiglia di Campese, padre e figlio tornano a casa, ma ogni sera il bambino chiede al papà dell'orsacchiotto, senza il quale non riesce a prendere sonno. L'uomo confessa il problema alla stessa famiglia che lo aveva ospitato, e il passaparola porta la voce ai vigili del fuoco, che hanno recuperato il peluche smarrito e lo hanno recapitato al bambino. Che ora può tornare a dormire sonni tranquilli.

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