Cristina Biava, taxista da circa un mese ha visto nascere una bimba nella sua auto, appena prima di raggiungere il reparto di Ostetricia dei Riuniti
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«È stato molto emozionante, sono sconvolta. Ho pianto da sola per un'ora». Il racconto è di Cristina Biava, taxista da circa un mese, che giovedì mattina 15 dicembre ha visto nascere una bimba nella sua auto, appena prima di raggiungere il reparto di Ostetricia dei Riuniti.
Cristina, 31enne di Alzano, non si attendeva di vivere un'esperienza così toccante: «Ho raccolto la chiamata stamattina alle 7 da Torre Boldone. Era una ragazza straniera, mi ha confidato che era sola, e urlava dal dolore. È stato uno strazio, lei gridava e io correvo».
«Siamo arrivati ai Riuniti, ma nel tunnel che conduce al Pronto soccorso c'era la fila, avevo davanti tre macchine. Allora ho visto camminare una volontaria del 118 e l'ho fermata. È stata una fortuna, lei mi ha dato un aiuto fondamentale. Ho innestato la retro per dirigermi verso il reparto di Ostetricia, ma non abbiamo fatto in tempo».
«La ragazza era stesa sul sedile posteriore e ci siamo accorte che dai pantaloni spuntava già la testolina. Sono subito accorse una ginecologa e un'ostetrica e il piccolo è nato sul taxi, precisamente alle 7.16. Ero così in preda all'emozione che non so nemmeno se sia maschio o femmina. Credo sia andato tutto bene».
E in effetti mamma e piccolina - avvolta in una coperta e appoggiata per qualche minuto sul petto della mamma - sono subito state prese in consegna dai medici per le cure del caso. Entrambe stanno bene e la piccola è già al «nido» dell'ospedale, «coccolata» dalle infermiere.
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