IL TEATRO: UN GIOCO PER FARE ESPERIENZA DELLA VITA



I bambini normalmente fanno teatro anche quando non sanno che significhi questo termine:imitano la mamma nei suoi lavori di casa,rappresentano le persone che conoscono(dottore, il vigile...)così come li vedono,si immedesimano nei personaggi che incontrano attraverso i libri o la televisione.

La tipica frase "giochiamo che io ero la guardia e tu il ladro" indca la simulazione,il passaggio in un mondo di fantasia.


Attraverso i giochi teatrali i bambini imparano a conoscere il mondo,ad immedesimarsi in altre persone e ad affrontare la realtà.


Che cosa diversifica il gioco di immedesimazione dallo spettacolo tetrale?


Il gioco spontaneo si svolge in assenza di spettatori,mentre il teatro,per sua definizione,richiede la presenza di un pubblico.


Fra due forme si situa il "gioco drammatico": attività che avviene in assenza di pubblico e con una buona dose di improvvisazione,guidata da un'animatore il quale, resta fuori dal gioco ed ha la funzione di osservare i bambini.

Nell'esperienza dell animazione ci sono due fasi: il momento creativo dell'improvvisazione e il momento tecnico dell'esercizio.
Lavorando con bambini enon con attori è neccesario iniziare con l'aspetto più ludico e spontaneo.Sarà attraverso i giochi di drammatizzazione che i bambini riscontreranno alcune difficoltà nell'usare il proprio corpo e comprenderanno l'utilità di educarlo attraverso un lavoro di laboratorio teatrale.



Non si deve pensare al lavoro di animazione come a un insieme di tecniche e di esrcizi già oraganizzati che permrttono un unico itinerario,ma come un'insieme di stimoli che verngono forniti a un gruppo e che si organizza in base alla risposta che viene data di volta in volta dai partecipanti.
Un' itinerario di animazione teatrale può venir suddiviso in quattro fasi:
Formazione del gruppo: il primo passo da compiere è quello di costituire un vero gruppo,cn relazioni positive fra i membrie capace di alvorare in sintonia.E' utile usare sei giochi preliminari con il fine di di liberarsi da inibizioni,controllare il corpo aiutatre i più timidi ad esprimersi e i più vivaci a collaborare e controllarsi.Sarà possibile così per tutti rilassarsie lasciar emergere la creatività presente in ogni persona.


L' espressione: i bambini devono prendere coscienza che ciascuno ha la capacità di inventare qualcosa di originale e potenzialità che nemmeno sospettava di possedere.Il metodo più usato è quello dell' improvvisazione : non si fà il personaggio,ma si è quel determinato personaggio



La presa di coscienza: il metodo dell'animazione richiede che prima si viva un'esperienza e solo dopo si rifletta su di essa.E' questo il metodo più naturale attraverso il quale il bambino apprende: egli fà esperienza attraverso quello che ha vissuto,comprende se stesso e il mondo circostante.

La comunicazione: questa ultima fase completa l'itinerario,mettendo in condizione di comunicare agli altri la ricchezza di quanto si sta sperimentando all'interno del laboratorio tatrale.La capacità di comunicare non si raggiunge automaticamente a fine lavoro, ma è elemento da privileggiare in tutte le fasi precedenti del lavoro.durante il percorso di animazione teatrale in alcuni momenti deve soffermarsi e riflettere se il lavoro espressivo è anche comunicativo.



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