NUOVO: "GIOCO EURISTICO"





Il gioco euristico fu ideato e diffuso dalla pedagogista inglese
Elinor Goldschmied e viene proposto ai bambini della fascia
d’età compresa tra il primo e il secondo anno di vita.
Tra i principali obiettivi di tale gioco troviamo:
- incoraggiare l’uso della creatività;
- stimolare la sensibilità al tatto tramite l’uso di oggetti di
materiale diverso;
- abbozzare un primo processo logico attraverso la
suddivisione per categorie e l’utilizzo del materiale offerto
in più varianti.

COME SI SVOLGE:
L’educatrice in assenza dei bambini, prepara tanti centri di
interesse quanti sono i bambini (max 5) in vari punti di un
tappeto di moquette. Nella predisposizione di tali centri,
sceglie del materiale che può essere abbinato in modo
diverso, dando spazio alla fantasia e alla logica del bambino
(es. catenelle-barattoli-rotoli-anelli).
Al loro ingresso i bambini si accomoderanno ciascuno presso
un centro di interesse e, con il materiale a disposizione,
potranno sperimentare ogni variante desiderata. Un esempio
può essere fatto analizzando l’utilizzo che i bambini
frequentemente propongono quaAlcuni bimbi amano usare la catenella come se
fosse una collana, altri amano farla scorrere in bocca tra i
ndo vengono presentate loro
le catenelle. denti, altri farsela scivolare addosso o tra le mani o infilarla e
travasarla tra un contenitore e l’altro.
Durante l’attività l’adulto interverrà raramente e solo per
rassicurare e ricreare il centro di interesse. Dovrà tutelare
l’attività di ogni piccolo intervenendo discretamente e
riaccompagnando al suo posto chi “irrompe”
nell’organizzazione di chi sta lavorando tranquillamente.
Utilizzerà raramente espressioni verbali e cercherà di
supplire il suo movimento attraverso sguardi, sorrisi, ecc.


MATERIALE
· è sistemato in sacchi di stoffa di uguale colore
predisponendo un sacco per ogni tipo di oggetto;
· di gran quantità, per permettere ai bambini di avere a
disposizione oggetti a sufficienza eliminando, in
questo modo, il conflitto che si potrebbe creare per
una contesa;
· di recupero, materiale che si può raccogliere
facilmente in casa;
· stimolante, affinché attraverso il tatto i piccoli
possano vivere più sensazioni (es. freddo con la latta e
le catenelle di ferro, morbido con i pon pon di lana,
duro come i barattoli di latta, rumoroso come gli
anelli di ottone, silenzioso, ecc.);
· multifunzionale, nel senso che il materiale utilizzato
durante il gioco il bambino potrebbe tranquillamente
ritrovarlo a casa essendo di recupero (es. le mollette
di legno, i bigodini della mamma, ecc.).

Una seduta di gioco euristico può arrivare a 30 minuti. Un
terzo del tempo è importante destinarlo alla raccolta ed al
riordino del materiale.
Il tempo utilizzato per mettere in
ordine gli oggetti ha la stessa importanza del tempo trascorso
per il gioco e può considerarsi estensione del gioco stesso.
Con pazienza e tempo disponibile anche i più piccoli presto
capiranno ciò che viene loro richiesto e saranno in grado di
collaborare al riordino.
Con frasi brevi verrà chiesto al
bambino il tipo di materiale da riportare all’interno del sacco
(tenuto in mano dall’educatrice) e questa risponderà con un
“grazie”, ci sono poche occasioni per l’adulto di poter
ringraziare un bambino di quindici mesi, questa lo è.
Durante il riordino se un bambino porta un oggetto diverso
da quello richiesto, l’adulto lo ringrazia, non glielo lascia
mettere nel sacco ma lo prende in mano e lo appoggia su una
sedia appositamente preparata accanto a sé.

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