«Kikka, tra noi resterà la magia»...Un ricordo, a tratti straziante, di Federica


LUCCA. «Parole bellissime, che descrivono perfettamente Federica. Lei era come scrive Francesca, la sua migliore amica». Mamma Maria Grazia si è commossa, e con lei tutti coloro che seguivano il rito funebre, quando Francesca Rossi ha letto quello che le aveva dettato il cuore. Un ricordo, a tratti straziante, di Federica. «Cara Fede, ti parlo attraverso questa lettera perché so che da lassù puoi sentirmi. Cara Fede, sono io, Franci, la tua migliore amica, ricordi? Certo che ti ricordi amore mio, ne abbiamo passate talmente tante insieme! E dire che quando ci siamo conosciute non ci potevamo neppure vedere... ma evidentemente eravamo destinate ad incontrarci, a diventare come due sorelle, vero amore?... Oggi Fede, siamo tutti qui riuniti unicamente per te non ti senti importante? Beh, cara la mia Kikka, ti ci devi sentire eccome, perché lo sei! È un po' come in quella scena finale del Titanic, in cui Rose tornando sulla nave rincontra tutte le persone che hanno caratterizzato e fatto parte di quel viaggio, hai presente?». Francesca scrive tra l'altro: «Tu mi hai vista in tutti i modi possibili, immaginabili e sei sempre stata onesta e sincera con me. Non mi hai mai detto che ero bella quando non lo pensavi, non mi hai mai fatto del male, non mi hai mai delusa. Quando non condividevi qualche mio comportamento me lo facevi subito presente... ma non accadeva mai, perché io e te, amore, andavamo sempre d'accordo, non abbiamo mai litigato veramente. Fede, quello che c'è fra di noi è magia, diglielo, diglielo a tutti! Approfitta del fatto che oggi sono tutti qui con te e spiegaglielo tu quanto bene ti volevo, ti voglio e ti vorrò! Diglielo tu che quando stavi male tu stavo male anch'io, diglielo che c'aiutavamo sempre... Spiegaglielo te che eravamo sorelle. Ti ho sempre stressata con tutte le mie storie, perché io parlo tanto, vero amore? Ma te mi hai sempre sopportata ugualmente ed era un piacere per te consigliarmi». Francesca ricorda il momento della visita all'obitorio: «Ieri sono venuta a vederti tesoro, a salutarti, ed eri bella come sempre, lo sai? Io te l'ho sempre detto che sei meravigliosa e ti guardavo, eri sempre tu: le tue ciglia lunghe, le labbra sottili, quella simpatica ritrosa ai capelli, le tue manine e i tuoi piedini piccini e teneri. Avevi indosso i soliti jeans e quegli stivali nuovi che comprammo insieme con la tua mamma e il tuo papà. Amore, avrei voluto svegliarti e tornare a casa con te per fare quei cuori di Ciobar che cucinavamo spesso e che ci piacevano tanto. Ma tu dormivi tesoro, non potevo disturbarti... perché? Non ero preparata a questo, ero sicura che non ti avrei persa mai, dovevamo ancora mangiarci quella famosa torta Sacher insieme, dovevi ancora farti quel tatuaggio come tua sorella Erika!». Francesca ricorda il sogno di andare in Sicilia a 18 anni, l'impegno di Federica di farle da damigella al matrimonio. All'amica chiede di stare accanto ai suoi cari: «Mi raccontavi dei litigi con Erika, dicevi che ti prendeva sempre i vestiti e t'arrabbiavi, ma mi dicevi anche che finivate sempre per far pace. Mi dicevi di Davide, il tuo papà, che parlava poco, che la domenica si alzava e preparava il sugo per la pasta, che andava spesso in palestra e che quando era via per lavoro ti mancava. E Grazia, la tua mamma che ti somiglia tanto». Francesca cita una preghiera siciliana e infine saluta: «Ti amo Fede, sei il mio cuore. La tua migliore amica per sempre...». 14 novembre 2010
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