A tutti noi genitori stanchi e sempre di fretta può capitare di rivolgerci ai nostri figli con frasi sbagliate, che possono lasciare i nostri piccoli feriti e arrabbiati. Paula Spencer, blogger del sito americano parenting.com, ha stilato un elenco delle 9 cose che è meglio evitare di dire ai bambini e con quali frasi sostituirle. Leggi anche: Educazione dei figli: i 10 errori più comuni che fanno i genitori di oggi 1 Lasciami in pace! E' più che lecito che un genitore si prenda una pausa dai figli. Ma dire troppo spesso a un piccolo frasi come: "Lasciami in pace", "non disturbarmi", "sono occupata"... si rischia di far interiorizzare al bambino il messaggio che voi non avete mai tempo per lui. In questo modo sarà difficile che quando sarà grande abbia un dialogo con voi e vi racconti i suoi problemi da adolescente. Bisognerebbe, invece, abituarli fin da piccoli che i genitori hanno bisogno di un tempo per sé. Lasciateli qualche volta con una baby sitter, con una nonna o da un amico, e prendetevi un po' di spazio. Quando tornerete da loro sarete più disponibili. E quando siete stressate e dovete fare qualcosa di corsa, preparatevi in anticipo delle frasi da dire ai vostri figli. Ad esempio potete dire: "La mamma deve finire una cosa importante, state tranquilli a disegnare per qualche minuto, appena ho finito vi porto fuori". Ovviamente siate realistiche: difficilmente un bambino di età prescolare potrà intrattenersi un'ora da solo... 2 Tu sei così... Le etichette, soprattutto se negative, rimangono appiccicate ai bambini e si trasformano in profezie che si autoavverano "Perché sei sempre così... timido"? "Perché sei così scema...". Alla fine un piccolo si sente davvero stuipido e inizierà a comportarsi di conseguenza. Ma anche l'etichetta di "intelligente" rischia di trasformarsi in un'aspettativa difficile da sopportare per un bambino piccolo. Un approccio di gran lunga migliore è quello di affrontare il comportamento specifico ed evitare gli aggettivi sulla sua personalità. "Hai sbagliato a trattare male la tua amica. Vediamo insieme come si può rimediare..." 3 Non piangere Dire frasi come: "Non essere triste"; "Non fare il bambino"; " Non c'è motivo di avere paura"... Ma i bambini piccoli che ancora non riescono a dire a parole quello che provano è normale che piangano, così come è normale che abbiano delle paure. Dirgli che non devono piangere o non c'è motivo di essere tristi, significa mandargli il messaggio che le loro emozioni non sono valide. E che non è un bene essere tristi o spaventati. Piuttosto che negare le emozioni di un bambino, è molto meglio dimostrargli di riconoscere quello che prova, ad es: "Devi essere molto triste perché lui non vuole essere più tuo amico". "E' normale che tu abbia paura delle onde, ma io ti starò vicino e ti terrò per mano e vedrai che non ci sarà nessun percolo". Nominate le emozioni che prova vostro figlio, imparerà a gestirle e a non farsi travolgere. E la prossima volta anziché piangere descriverà con parole sue cosa sta provando. 4 Perché non sei come tua sorella? A volte viene naturale prendere un fratello d'esempio: “Tua sorella alla tua età si vestiva già da sola...”. Ma i paragoni si possono ritorcere contro. Inoltre ogni bambino è diverso dall'altro. Lasciate che ognuno si sviluppi secondo il proprio ritmo, il proprio temperamento e la sua personalità. Paragonarlo sempre agli altri, potrebbe far sembrare a vostro figlio che voi lo avreste desiderato diverso. Inoltre i confronti continui non aiutano a migliorare i comportamenti. Sentirsi sempre sotto pressione per qualcosa che non è pronto a fare o che non gli piace fare può essere fonte di confusione e stress e può minare la sua autostima (Leggi anche: Autostima in 7 regole: ecco come crescere bambini sicuri) Oppure potrebbe risentirsi e non fare ciò che gli chiedete per ripicca e iniziare così un braccio di ferro che non porta da nessuna parte. Meglio invece incoraggiare i successi e portare ad esempio ciò che riesce a fare: “Bravo, ti sei infilato il cappotto da solo!”... Leggi anche: Avere sorelle influenza il carattere? 5 Dai che lo sai fare benissimo! Come i confronti, le frecciatine ai figli possono fare più male di quello che un genitore immagina. Imparare è un percorso fatto di prove ed errori. Davvero pensate che vostro figlio sia capace di versarsi l'acqua da quella brocca così pesante? Se non se la sente non insistite, casomai provate insieme a vedere come fare. Magari riempite la brocca con meno acqua così non avrà paura di non riuscire a versarla. E se sbaglia evitate un commento negativo: non sarà né produttivo né d'aiuto. Da evitare anche frasi come: “Non posso credere che l'hai fatto!” “Era ora!” . Non sembrano frasi terribili, ma non vogliono dire niente e il messaggio che un piccolo potrebbe ricevere è “tu non fai mai niente di buono”!
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