Il vostro bambino fa fatica ad addormentarsi oppure si sveglia spesso di notte? Cercate di capire quale può essere la ragione che lo tiene sveglio, leggendo questo elenco tratto dal sito americano Webmd.com e attuate le strategie 1) E' ancora troppo piccolo Sono pochissimi i neonati che riescono a dormire tutta la notte. Infatti il loro sonno è ancora casuale: dormono diverse ore durante il giorno e poi passano la notte in bianco. E' dai 9 mesi circa che iniziano a regolarizzarsi dormendo soprattutto di notte. Ma spesso il sonno non più di cinque o sei ore di fila. 2) Non sa addormentarsi da solo Se un bambino si abitua a essere cullato da mamma e papà ogni notte prima di dormire, non imparerà mai ad addormentarsi da solo. Così se si sveglia di notte e non trova a fianco a sé i genitori è normale che si metta a piangere. Quindi è meglio che il genitore lasci la cameretta prima che si addormenti completamente, solo così imparerà a lasciarsi andare al sonno da solo, anche quando si sveglia nel mezzo della notte. 3) E' troppo stanco Spesso i bambini troppo stanchi fanno più fatica ad addormentarsi. Bisogna tener presente che i piccoli che vanno alla scuola primaria hanno bisogno di 11-14 ore di sonno, compreso il sonnellino. Se il piccolo dorme meno di quest'orario sarà in carenza di sonno. 4) Soffre di ansia da separazione Se un bambino si sveglia di notte e cerca la mamma potrebbe soffrire di ansia da separazione: cioè la paura di essere abbandonato dalla mamma. Di solito questo timore compare attorno all'ottavo mese. Il consiglio è di rimetterlo a nanna cercando di consolarlo, parlandogli a bassa voce e facendogli qualche massaggino alla schiena. Meglio non prenderlo in braccio, altrimenti sarà poi più difficile che si riaddormenti da solo. Una lucina notturna può aiutare se il piccolo ha paura del buio, anche se su questo punto ci sono pareri discordi. Leggi anche: L'ANSIA DA SEPARAZIONE 5) Non ha una routine per la nanna Fare sempre le stesse cose ogni sera prima della nanna aiuta tantissimo il bambino a capire che è arrivata l'ora di dormire. Quindi è importante creare una routine. Per esempio: andare in bagno, leggere una fiaba, spegnere la luce, un ultimo saluto e poi nanna. Meglio iniziare presto con queste abitudini, anche già dai 4 mesi. 6) Ritarda il momento di coricarsi Alcuni bambini fanno di tutto per ritardare il momento della nanna. Bloccano la routine chiedendo l'ennesimo bicchier d'acqua, un'altra visita al bagno, un'altra storia... Ma anziché cedere a queste richieste è meglio essere fermi, pur in modo gentile: il bambino deve avere chiaro che è proprio arrivato il momento di dormire. 7) Non fa il sonnellino Spesso se un bambino dorme troppo poco di pomeriggio fa fatica ad addormentarsi alla sera. La maggior parte dei bambini ha bisogno del sonnellino almeno fino ai 5 anni. L'importante è che i pisolini siano nel primo pomeriggio e lontani dall'ora di andare a nanna. 8) Soffre di apnee notturne Alcuni bambini non riescono a dormire a causa dell'apnea ostruttiva del sonno: le vie aeree sono bloccate, spesso da tonsille e tessuti nasali chiamati adenoidi. I bambini con apnea di solito russano forte e hanno il sonno agitato. L'apnea colpisce circa 1 bambino su 100 tra i 3 e i 7 anni. Se questo è il caso del vostro piccolo meglio parlarne col pediatra per vedere quali soluzioni trovare. 9) Lo stress Lo stress può influenzare il sonno bambini. Se è un bambino particolarmente agitato bisogna aiutarlo a rilassarsi con la respirazione profonda, un bagno caldo e infondergli sicurezza seguendo la solita routine prima della nanna. Bisogna anche cercare di insegnare al bambino a gestire lo stress durante il giorno, in modo che non si accumuli alla sera, pregiudicando il riposo notturno. 10) Fa brutti sogni I bambini a volte hanno degli incubi. Questo è normale, e per la maggior parte sono innocui. Il consiglio è quello di calmare il piccolo e farlo riaddormentare nel suo lettino. Se gli incubi persistono allora bisogna parlarne con il pediatra. 11) E' sonnambulo Alcuni bambini sono sonnambuli: possono camminare, parlare, sedersi sul letto o fare altro, tenendo con gli occhi aperti, mentre continuano a dormire. In questo caso è meglio non svegliarli perché potrebbero spaventarsi. Il piccolo sonnambulo va riaccompagnato dolcemente a letto. Il sonnambulismo non è una malattia e non va curato, bisogna solo stare attenti che il piccolo non si faccia male e quindi vigilare finché non si riaddormenta. Alcuni problemi di salute possono tenere i bambini svegli: il naso chiuso, il prurito dovuto alla dermatite atopica, la tosse, le coliche, il mal d'orecchi, la dentizione. In questi casi bisogna contattare il pediatra. 13) Medicinali Alcuni farmaci per raffreddore, allergie o altro possono dare disturbi del sonno. Se vi sembra che i problemi di sonno del vostro piccolo siano legati a qualche medicina che sta prendendo chiedete al pediatra se può cambiarla. 14) Non ha un oggetto consolatorio Avere un particolare oggetto vicino può aiutare il bambino ad addormentarsi. Peluche, bambole, dudù sono tra i più comuni, così come il ciuccio per i più piccoli. 15) Non dorme in un ambiente adatto Il bambino deve avere uno spazio adatto al sonno. La cameretta deve essere al buio (al massimo una piccola lucina) e silenziosa; il piccolo deve indossare un pigiama leggero e confortevole. Inoltre è meglio che in camera non ci siano computer, videogiochi, televisione o cellulare. Tutti gli schermi vanno spenti almeno 1 ora prima di coricarsi.
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