Si è risolto il giallo dei cuccioli di gatto uccisi a Cassinetta Lugagnano nel milanese


Grazie alle segnalazioni pervenute all’Aidaa, l’associazione è stata in grado di delineare l’identikit del responsabile. Si tratterebbe di una donna di 50 residente nella zona. E’ questo il profilo della “serial killer” che ha causato la morte di almeno 120 cuccioli di gattonell’arco di due anni. Questo fa cadere le ipotesi avanzate nei giorni scorsi, tra cui la pista satanica.
La ricostruzione dell'identità è stata possibile grazie alle telefonate che in almeno 7 casi indicavano nella donna responsabile dell'eccidio dei mici. Inoltre, quattro segnalazioni contenevano elementi tali da far risalire senza ombra di dubbio alla donna che nel corso di questi anni in diverse occasioni (l'ultima nei giorni scorsi) avrebbe sottratto intere cucciolate di gattini appena nati e li avrebbe rinchiusi in sacchetti di plastica posizionandoli nelle adiacenze del cancello di ingresso di una villa della zona di via Barbaiano a pochi passi da dove vive una colonia stanziale di gatti.

L’Aidaa aveva messo a disposizione una taglia di 6.000 euro per aiutare l'individuazione del serial killer dei mici, nessuno dei segnalatori ha però chiesto di poter intascare la taglia. "Ora stiamo sentendo i nostri legali e stiamo decidendo su come procedere per esporre denuncia per maltrattamento – spiega il presidente di Aidaa Lorenzo Croce – La nostra priorità resta comunque quella di poter mettere fine a questa strage. Sicuramente interverremo sulla colonia di gatti di Cassinetta, prima sterilizzando gli animali e poi valutando su come mobilitare i nostri gattari
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